Appunti sulla transumanza (tratturi,pastori,greggi e culti)

Categoria: Tradizioni e prodotti Pubblicato: Domenica, 06 Luglio 2014

TRANSUMANZA E TRATTURI (Appunti di U. D’Ugo, insegnante teorico ai Corsi di qualificazione per l’allevamento della pecora, istituiti dal Ministero dell’Agricoltura e Foreste, anni 1966-67 e gestiti dall’U.I.C.)

IL TRATTURO

Tratturo, traccia, trattato sono parole legate da una comune origine, cioè dallo stesso etimo, cioè dalla voce del verbo trarre. Esso significa muovere, spostare, tirando da un luogo ad un altro, tale da lasciare traccia. Il tratturo, quindi, è appunto la “traccia formatasi in seguito al periodico spostamento di greggi ed armenti in transumanza”.

Transumanza ( da trans, al di là e humus, terra)è una forma antichissima di allevamento del bestiame, costituita per l’appunto da un movimento delle greggi dalla montagna alla pianura, nel periodo settembre- maggio e viceversa, da maggio a settembre, periodi in cui i rispettivi pascoli sono più ricchi di erbaggi.

Protagonisti della transumanza sono le greggi, i pascoli, i pastori.

Tutti questi elementi sono vincolati al rispetto della legge che stabilisce diritti ( ad es. tutela di transito delle greggi e vendita dei prodotti, e doveri da osservarsi a tutela del pubblico demanio e dei proprietari dei terreni dati a pascolo, o semplicemente confinanti, terreni da lasciare a nocchiatico ecc.). I pastori non devono ubbidire soltanto alla legge dello Stato, ma anche alla legge della tradizione che impone loro una ubbidienza incondizionata a tutta una serie di doveri e di rispetto, anche gerarchico all’interno dell’organizzazione. Dice Franco Ciampitti nel suo meravigliosso romanzo Il Tratturo Ubbidienza. La legge antica non consente deroghe e la piccola gerarchia dei poteri ha il suo prestigio e la sua forza in quell’accettare, senza discutere, l’ordine.” “Quindi la vita dei pastori è simile a quella del soldato, non si discute, perciò sia che, assuefatti a dormire sulla nuda terra ed a cibarsi senza alcun comodo di sol pane ed acqua, sono sempre pronti all’esercizio dei loro doveri “ afferma l’agnonese Stefano Di Stefano in La Ragion Pastorale, Napoli 1731, arti grafiche Domenico Roselli..

Abbiamo detto che la transumanza è una delle tecniche di allevamento e può avvenire in modo diverso, dando vita a sistemi diversi.

I diversi modi di attuazione sono: nomadismo, trasterminanza e estivazione. Il nomadismo prevede il continuo spostamento delle greggi e non è applicato in Italia; la trasterminanza prevede lo spostamento delle greggi da zona A a zona B e viceversa o da B a C e viceversa ed è quella che ci riguarda da vicino, perché applicata da noi; l’estivazione è molto praticata ed è quella praticata nelle zone alpine.

Elementi che caratterizzano la transumanza sono:

a) spostamento annuale delle greggi dalla montagna alla pianura e viceversa, in zone differenziate per clima, piovosità, presenza di foraggio;

b) spostamenti a lungo raggio, oltre i confini regionali (Molise – Puglia, Abruzzo – Puglia ecc);

c) spostamenti di greggi di proprietà di diverse persone , nobili, monasteri e ricchi allevatori che danno in gestione ai pastori l’allevamento .

I comuni, o altri enti titolari di diritti sui pascoli, hanno un addetto alla conta delle pecore, ai fini della tassazione del diritto di pascolo, che si chiama Contapecore.

Fin dall’antichità la transumanza è stata regolata da leggi specifiche, finché non è stato emanato Il nuovo regolamento della Dogana per la mena delle pecore , con sede in Foggia.

Come è strutturata questa Dogana: A capo c’è il Doganiere, che è il 1° Ufficiale; poi ci sono i Credenzieri Auditori, poi ci sono il Mastrodatto, i Segretari, gli Archiviari, che erano gli ufficiali maggiori; infine i Cavallari, i Compassatori, gli Agrimensori che erano ufficiali minori. Compito di costoro era quello di suddividere ed assegnare le quote di pascolo, sorvegliare sui terreni da lasciare a nocchiatico; redimere le liti tra locati e locatori, stabilire l’estaglio da pagare; oltre ad altre mansioni che la legge stabilisce.

 

Glossario tecnico:

I pastori, in generale sono gli uomini che dirigono la transumanza, i padroni sono i proprietari delle bestie.

A capo dei pastori c’è il Massaro, aiutato nelle sue incombenze dal Sottomassaro;

poi ci sono i Butteri, addetti alla custodia, aiutati dal Butteracchio;

i Pastori che badano e conducono il bestiame;

i Pastorecchi, sono ragazzi scapoli che sorvegliano il bestiame;

c’è il Carosatore, che è l’addetto alla tosatura delle pecore;

il Casciaro, addetto alla lavorazione del formaggio;

il Guaglione, che è il ragazzo addetto ai lavori più umili.

Gli oggetti usati:Bucco, piccola sacca in pelle o tela per portare il cibo;

cacchio, strumento in legno che si applica al collo della pecora per immobilizzarla durante la mungitura;

acquasalë, pasto fatto di pane secco imbevuto di acqua, pomodoro strusciato sopra e un pizzico di sale e un pizzico di origano; questo spesso costituiva la cena del pastore;

mëscišca, coscia di pecora essiccata all’aria; costituiva quasi un lusso , poiché le si dava la stessa importanza del prosciutto crudo di Parma;

caccavo, recipiente per il latte;

Cotturo o callaro, recipiente di rame per scaldare il latte;

Mënaturë, bastone con cui si rompe il latte durante la cagliata;

Caglio, parte dello stomaco degli agnelli o dei capretti o del vitello che serve a far coagulare il latte per fare il formaggio;

Cacio, formaggio, si ottiene dopo aver rotto con il mënaturë il latte coagulato e fatto riscaldare per 10 minuti;

Rëcotta, ricotta, si ottiene facendo ribollire il siero avanzato dalla lavorazione del latte dopo aver ottenuto il formaggio (Cacio);

Siero; scarto della lavorazione del latte, questo finiva per essere reimpiegato come mangime per animali vari;

Conciatura, la lavorazione delle pelli: queste vengono impregnate di sostanze vegetali come la mimosa e il castagno, che evitano la putrefazione, dopo di che vengono pressate per eliminare l’acqua in eccesso;

Lana, è il prodotto che si ottiene dalla tosatura: viene lavata e venduta per farne materassi, stoffe, maglieria;

Chianchella, piccola sedia o sgabello a tre piedi su cui siede il pastore per la mungitura;

Fuscella, contenitore per la ricotta realizzato con vimini o con paglia;

Guardamacchia o cosciali, sopracalzoni di pelle di capra per riparare le gambe dalla pioggia e anche dalle spine;

la Forzanella, (Fionda), lungo spago o elastico con il quale il pastore scagliava sassi in lontananza sia per difendersi, sia per spostare il gregge da un campo in cui non è dato pascolare;

Parroccula o Përoccula, bastone nodoso per difendere o spostare il bestiame;

Raciatali o Mantère, sopracalzoni di tela che si usa per la mungitura;

Scodellina, piatto di legno per mangiare;

Saccone, tela dura cucita e riempita di fruscë (foglie scartocciate dal mais) o paglia e serve da materasso;

Mazzo, grosso martello di legno per conficcare i pali della rete, quando si formano gli stazzi;

Rete, per recingere il bestiame;

Rëtalë oggetto fatto da due paletti di legno della lunghezza di circa 2 metri , i quali si legano agli estremi di una rete di cordame a maglia di circa 10 x 10 cm, e di circa m.2,50 x 2,50 che serve sia per il trasporto degli agnellini piccoli, sia per il trasporto di oggetti, sia per il trasporto del foraggio; i retali vengono applicati sempre a coppia, ai due lati del mulo o altra vettura, per bilanciare la soma;

Vettura qualsiasi animale addetto al trasporto, quindi cavallo o mulo o raramente asino;

Strangonere, gambali in pelle di pecora che si indossano sulle scarpe;

Tumbagno, tavola su cui si mette a riposare il formaggio;

Morra, insieme di pecore, convenzionalmente stabilita in 367 pecore; ma minore, nei greggi meno numerosi.

Pecora, ovino adulto, da 3 a 7 anni;dopo questa età si considera vecchia, che è quella che non feconda più;

Sterpa si dice la pecora che non feconda;

Montone o Ariete, maschio adulto;

Sërronë è il montone che diventa sterile, esso veniva subito sostituito;

Ciavarra o Ciavarrella, agnellone di età inferiore all’anno, destinato al rinnovo delle pecore adulte;

Ciavarro, agnello di età inferiore all’anno, destinato a sostituire il montone;

Ciavarraro, pastore addetto a sorvegliare il bestiame di età inferiore all’anno;

Crapa (Capra), animale adulto;

Zurro o Zirro (Becco), maschio adulto delle capre;

Crapittë (Capretto), piccolo delle capre.

Fëllatë, pecore fecondate, di primo parto;

Rëcchiëtellë, pecora fecondata;

Guado, è un recinto ristretto in cui sono costrette a passare le pecore per la mungitura.

Culti e devozioni:

Il mondo dei pastori, transumanti o no, è un mondo di una religiosità antica quanto le stesse popolazioni italiche che abitarono i territori del Molise, cioè i Sanniti, i quali avevano la loro religione, quindi avevano i loro Dei da adorare e avevano i loro usi per le celebrazioni, sia per gli spostamenti, solo che successivamente ai loro Dei si aggiunsero quelli Romani e ancora più tardi i simboli del Cristianesimo.

Lungo i tratturi furono disseminati molti templi pagani ( di ciò esistono molti reperti ), ai quali si sono aggiunti o sostituiti, cioè eretti sugli stessi luoghi, quelli della nostra religione cristiana. Ecco alcuni simboli e templi della transumanza:

Madonna: Madonne arboree: Come Incoronata di Foggia, quella di Loreto a Capracotta, quella querc 4della Neve a Quercigliole di Ripalimosani. Perché la Madonna appare ai piedi o su alberi? Perché l’albero rappresenta: a. cosmico, a. della vita, a. della fede, a. della prosperità, a. della misericordia, a. della grazia, a. del perdono. La tradizione vuole che la Madonna Incoronata sia apparsa al nobile conte di Ariano Irpino nell’aprile 1001 su una quercia in un bosco della provincia di Foggia. Un antico culto mariano è quello della Madonna di Vallebruna , detta anche del latte,a Bagnoli del Trigno, attestato alla fine del ‘600.

S. Michele Arcangelo: è simbolo della giustizia divina; è protettore dei pastori e dei viandanti, è simbolo della vittoria sul male, poiché lui ha sconfitto il demonio. Lui ha preso il posto di Ercole, che era rappresentato armato di glava, e di Ermes, divinità pagane adorate nei tempi pre-cristiani. Il culto di S. Michele è il più diffuso.

Altri santi: S. Nicola di Bari e San Domenico abate: il primo è protettore dei pastori, dei marinai, dei viaggiatori, delle zitelle, dei bambini; tra le feste a lui dedicate si ricorda quella dei Fucilieri di S. Giuliano del S.

La devozione per S. Domenico abate è tipica dei transumanti poiché protegge e vigila sui pastori e sulle bestie e li protegge dai morsi dei serpenti. Tipiche sono le feste note come festa dei serpari; le più note sono quelle di Cucullo e di Pizzoferrato, in Abruzzo (sperando che in quest'ultima ancora esista la tradizionale processione coi serpenti a cui ho assistito nel 1947, quando mio padre comandava quella Stazione dei CC:).

Feste da ricordare:

21 settembre: S. Matteo ( protettore dei doganieri) a Montecilfone; 29 Settembre San Michele A. a Monte Sant’Angelo;15 Ottobre: San Clemente a Torella del S.;

11 novembre : S. Martino protettore dell’abbondanza e perché inizia l’annata agraria:

6 dicembre S. Nicola.

8 Maggio: Madonna Incoronata di Foggia e nuovamente S. Michele ( poiché coincide coi due spostamenti dei pastori, cioè 8 maggio e 8 Stembre);

17 maggio: S. Pasquale; 20 Maggio: S. Bernardino sia a Vinchiaturo che a Civitanova del S.

Prima domenica di maggio S. Domenico abate protettore dei serpari. Anche Sant’Antonio di Padova 13 giugno, poiché segnava la data limite per il ritorno della transumanza, vale a dire che in questo giorno le greggi dovevano essere rientrate in montagna obbligatoriamente.

Tabella delle misure dei tratturi tratta da “I pesi e le misure agrarie” di A. Vincelli di cui, in questo sito (in Scritti in Lingua) se ne può leggere la mia Recensione.

I Tratturi del Molise                                                           (Tratturo => sentiero naturale percorso dalle greggi

                                                                                                                                                     dal lat.: iter tractorium via tracciata)

Pescasseroli – Candela (km 211):

Rionero S. - Isernia - Bojano - Sepino                                  Lungh. km 65             Largh. m. 48 - 111,11

Castel di Sangro – Lucera (km 127):

Rionero S. – Gambatesa                                                       Lungh. km 79             Largh. m. 111,111   

Celano – Foggia (km 207):

S. Pietro Avellana – S. Giuliano di Puglia                            Lungh. km 84             Largh. m. 111,111  

Ateleta - Biferno – Sant'Andrea (km 100):

Castel del Giudice – S. Giuliano di Puglia                           Lungh. km 75             Largh. m. 111,111  

Centurelle – Montesecco (km 120):

Montenero di B. – S. Martino in P.                                      Lungh. km 34             Largh. m. 111,111  

L'Aquila – Foggia (km 244):

Montenero di B. – S. Martino in P.                                      Lungh. km 35             Largh. m. 111,111  

I Tratturelli del Molise

Ururi - Serracapriola                                                              Lungh. km 11             Largh. m. 32 - 55   

Castel del Giudice – Sprondàsino - Pescolanciano               Lungh. km 40             Largh. m. 18,5         

Braccio del Molise

Centocelle – Cortile - Matese                                               Lungh. km 30             Largh. m. 32 - 55   

Il metro è la quaranta milionesima parte del meridiano medio del globo terrestre: Legge 28 luglio 1861;

Il palmo è la sette millesima parte di un minuto primo del grado medio del meridiano terrestre;

Lunghezza del Meridiano = 7.000 x 60 x 360 palmi = 40.000.000 m.

1 palmo = m. 40.000.000 / 7.000 x 60 x 360 = m. 0,26455026455026...........

1 passo è formato (nella misura dei tratturi) da 7 palmi (Apertura del compasso a sette palmi)

Larghezza Tratturi: passi 60 x palmi 7 x m. 0,26455026.... = m. 111,111(111)

Laghezza di alcuni Tratturelli e alcuni Bracci: passi 30 x palmi 7 x m. 0,26455026.... = m. 55,55(55)

- Larghezza Tratturi = 60 passi e ciascuno di palmi 7 = m. 111,111111….. ;

- Superficie della Versura = 60 passi x 60 passi ciasc. 7 palmi: 111,111... x 111,111… = mq 12.345.

roccamisaridiRoccamandolfi misure per aridi: da sin tomolo (42kg), mezzetto (22kg) quarto (12kg) misura (3kg)

 

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